VI PRESENTO LA MEDIAZIONE FAMILIARE
Restituire alle parti la titolarità della gestione della propria vita
significa riconoscerle come individui adulti e consapevoli
e consentire loro di esprimere, realizzare e tutelare il loro modo,
unico e irripetibile, di “essere famiglia”.
(Boverini)
di Antonietta Varricchio
Cos’è la Mediazione Familiare?
A cosa serve, come si sviluppa, chi la può esercitare, quali sono i benefici?
Comincerò col dirvi “cosa non è”.
Non è una consulenza legale, non è una terapia individuale o di coppia, non è un luogo di ricerca della verità o esercizio della “giustizia”.
La Mediazione Familiare è uno strumento utile per costruire percorsi di cambiamento basati sulla comunicazione attiva abbandonando l’idea del conflitto in accezione puramente negativa e inquadrandolo come positivo e costruttivo.
È una via alternativa alla lite legale, è una via aggiuntiva al processo giudiziario ed ad altre forme di assistenza terapeutica e sociale.
La mediazione familiare è:
- un processo informale in cui il Mediatore, parte terza, neutrale e professionalmente formata, fornisce alle parti in conflitto gli strumenti per trovare “autonomamente” le tante vie possibili ai fini della risoluzione di una situazione di stallo, attraverso un processo a-conflittuale.
- un percorso volontario. Bisogna avere la disponibilità di impegnarsi per raggiungere decisioni condivise ed accettabili. La volontà di mettersi in discussione e partecipare al percorso di mediazione è la prima garanzia del buon esito del percorso.
- un confronto consapevole. Attraverso la comprensione dei reciproci punti di vista e la presa di coscienza delle vere problematiche e dei bisogni propri e altrui, si riesce a dare forma e voce al disagio che si sta vivendo, si gestisce in modo positivo il conflitto, si riallacciano i binari della comunicazione, si riacquistano le dimensioni del proprio ruolo rispetto a quello del/la proprio/a compagno/a.
- è uno sviluppo di self-empowerment nel senso che le parti si autodeterminano. Il mediatore non ha il potere di imporre una soluzione alle parti: resta ad esse la completa autorità decisionale.
- è un percorso che comprende fasi di negoziazione. Si approfondisce ogni argomento del conflitto attraverso un percorso di fasi consecutive con specifiche finalità e metodi. Si dovranno chiarire problemi, bisogni, valori reciproci e tutto ciò che emergerà nell’arco dei vari incontri.
Sintetizziamo così:
- Il punto di partenza: il conflitto
- Il punto di arrivo: l’equilibrio
- Lo strumento: la comunicazione
- La via praticabile: il cambiamento
Antonietta Varricchio Avvocato e Mediatrice Familiare
antonietta.varricchio@gmail.com - 3208929282